Fiumicino si colora di bianco e celeste: l’accoglienza dei tifosi per il rientro da Riyad della squadra di Simone Inzaghi è davvero calorosa.
Sciarpe, cori e tanta emozione nell’aeroporto capitolino per il primo trofeo stagionale in casa Formello. E tanto orgoglio per un match che oltre a dimostrare lo stato di ottima forma della Lazio ha regalato davvero tante emozioni.
Al King Saud University Stadium di Riyadh la Lazio ripropone lo show visto in campionato solo due settimane fa. Il risultato è sempre 3-1 e questo consente agli uomini di Inzaghi di alzare al cielo la Supercoppa, la quinta nella storia del club. I tifosi presenti osannano CR7, ma il fuoriclasse portoghese non si rende protagonista neanche di un goal (Di Dybala il momentaneo pareggio a fine primo tempo) e a prendersi la scena sono Luis Alberto, Lulic e Cataldi.
Ma andiamo nel dettaglio del match.
Se la Lazio scende in campo con la formazione tipo delle ultime settimane, Sarri propone il tridente Dybala-Higuain-Ronaldo e, forse per bilanciare le spregiudicate scelte offensive, in difesa preferisce De Sciglio a Cuadrado sulla destra e Demiral a De Ligt in mezzo. In porta recupera Szczesny, a sinistra rientra Alex Sandro.
Dopo un’inizio gara equilibrato e prudente è la Lazio a rompere il ghiaccio: dopo un tentativo al 9°, al 16′ Lulic salta De Sciglio e serve sul secondo palo Milinkovic-Savic che appoggia all’indietro per Luis Alberto. Nulla da fare per Szczesny. A questo punto i bianconeri sono costretti ad alzare la pressione e trovano entro la fine del primo tempo il pareggio con Dybala.
Il rientro dagli spogliatoi sembra equilibrato come l’inizio partita, solo al 73° si inserisce con i tempi giusti sul secondo palo e trafigge al volo Szczesny raccogliendo una sponda aerea di Parolo su cross di Lazzari. La Juventus si riversa avanti, ma la difesa laziale appare inattaccabile. Dopo un gol annullato a Correa per fuorigioco, in pieno recupero c’è spazio per l’espulsione di Bentancur e, sulla successiva punizione, per il 3-1 firmato da Cataldi che piazza la palla all’incrocio e chiude i conti.