A distanza di 12 anni il Brasile si laurea nuovamente campione del sudamerica e lo fa, con maggiore soddisfazione, proprio davanti al pubblico di casa e da imbattuto in tutta la manifestazione.
Per la Seleçao si tratta del nono trionfo in Coppa America, un successo giunto con non poca fatica contro un’avversaria, il Perù, che da sfavorita ha saputo conquistare una finale, uscendo vittoriosa da sfide che sembravano ben oltre la sua portata.
Dopo un buon inizio proprio della nazionale allenata da Gareca, il Brasile esce allo scoperto e, con un Gabriel Jesus protagonista di tutto il match, si porta in vantaggio già al 15° con goal di Everton. Il pareggio al 44° su rigore fa tremare Tite per pochi minuti: ne bastano tre, poi la nazionale verdeoro torna in vantaggio con goal proprio dell’attaccante del Manchester City.
Al rientro dagli spogliatoi la situazione sembra ripristinata: il Perù torna offensivo e, in diverse occasioni, sembra mettere davvero in difficoltà Alisson e i suoi. A venti minuti dalla fine l’espulsione di Gabriel Jesus impensierisce Tite che, da quel momento, può disporre di soli dieci giocatori. La Blanquirroja a quel punto attacca nuovamente e sfiora il pareggio, ma il Brasile resiste e trova addirittura il 3-1 con Richarlison, su rigore.
A quel punto la vittoria è chiara e il Maracanà esplode in festa: la Coppa America torna al Brasile. Una nazionale che si conferma infallibile in casa (5 vittorie su 5 edizioni organizzate), ma soprattutto che concretizza l’idea di poter vincere anche senza il fuoriclasse Neymar: si trattava, infatti, della prima finale giocata senza l’attaccante negli ultimi 10 anni.