Dopo uno stop lungo si inizia ad intravedere una speranza di ripartenza anche per la Formula 1. Vediamo come
Purtroppo, almeno per quest’anno, è improbabile si riesca ad avere una tabella di marcia chiara e definita. Il calendario c’è, ma in continua evoluzione, e ci aspettiamo cambi ancora in virtù dell’andamento della curva dei contagi e delle autorizzazioni dei singoli paesi. Vediamo come si prospetta la stagione 2020:
Il circus della Formula 1 dovrebbe ricominciare dal Red Bull Ring di Spielberg. Domenica 5 e domenica 12 luglio verrà disputato un doppio appuntamento austriaco, seguito da un doppio appuntamento a Silverstone, previsto per il 19 ed il 26 luglio: per la prima volta quattro weekend di gara consecutivi! Il 9 agosto si ritorna in pista in Catalunya, mentre il 23 agosto si vola in Ungheria per il GP di Budapest.
Previsto a Settembre un altro tour di 4 Gran Premi di fila. Il 6 settembre, come previsto già ad inizio anno, si correrà a Monza per il GP d’Italia, la settimana dopo si andrà a Spa. Il 20 settembre in calendario il GP dell’Azerbaijan, seguito dal GP di Russia il 27 settembre.
Il 4 ottobre si andrà a Shanghai per il GP Cinese, mentre domenica 11 si correrà in Giappone, a Suzuka. Tra ottobre e novembre l’idea è di tre gare: Austin il 25 ottobre, Messico domenica 1 novembre e GP del Brasile domenica 8.
Un breve stop per poi ripartire il 22 novembre dal Vietnam, ad Hanoi, dove si correrà il primo GP della storia. Le due settimane dopo verranno disputate due gare sul circuito di Shakir, in Bahrain. A chiudere la stagione, come ogni anno, il GP di Abu Dhabi, il 13 dicembre.
Ovviamente, come per tutti gli sport, almeno sino ad un certo punto la stagione prevede solo ed esclusivamente gare a porte chiuse. Una perdita economica di proporzioni enormi, che tuttavia è inevitabile viste le condizioni. L’edizione numero 71 della competizione si appresta così ad iniziare in modo anomalo, ma almeno dovrebbe iniziare! Il condizionale è d’obbligo in questi casi, ma la luce in fondo al tunnel è sempre più chiara.
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